1)
Ente proponente il progetto:
C.I.F.I.R. Centri d’Istruzione e Formazione Istituti Rogazionisti Sede di coordinamento regionale P.zza G. Cesare, 13 - 70124 – Bari Tel. 080/5560535 – Fax 080/5423020 Sito internet: www.cifir.it - E-mail: direzione@cifir.it |
NZ03467
Codice di accreditamento:
Albo Regionale 4^
2)
Albo e classe di iscrizione:
3)
Titolo del progetto:
PROSEGUENDO L.’ A.CU.M.E. –Laboratori di Animazione CUlturale per Minori Extra-scolastici |
4)
Settore ed area di intervento del
progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
Educazione e Promozione culturale – Animazione culturale verso minori Settore E – Area 03 Altre Aree. 10 - Attività di tutoraggio scolastico 13 – Attività sportiva |
5)
Obiettivi del progetto:
Il Progetto “PROSEGUENDO L.’ A.CU.M.E. – Laboratori di Animazione CUlturale per Minori Extra-scolastici”, costituisce il desiderio di dare continuità alle azioni rivolte ai minori attraverso l’esecuzione del progetto L.’A.CU.M.E. , approvato nell’anno 2007. Pertanto si rafforzano e si arrichiscono le intenzioni presenti nel progetto precedente ed in particolare, si considera: - obiettivo principale la prevenzione della dispersione scolastica e incidere su di un processo di reintegrazione sociale di minori esclusi da processi di socializzazione; - target di riferimento un gruppo di circa 20 minori (di età compresa tra i 10 e i 16 anni) e le loro famiglie, residenti sul territorio in cui opera ciascuna sede del CIFIR, già fruitori del servizio di volontariato nell’anno precedente o comunque rientranti nella fascia di età indicata e che, segnalati dalle varie istituzioni locali (scuole, consultori familiari, parrocchie, centro per la famiglia, ecc.), manifestano l’esigenza di usufruire delle attività previste nel presente progetto. OBIETTIVI GENERALI Sul minore: sensibilizzare immagini diverse da quelle solite, dando concretamente ai minori, nel rispetto della loro personalità e scelte, informazioni, ruoli, competenze, responsabilità, autonomia; ¨ Compiere opera di prevenzione, preparando adeguatamente le nuove generazioni a compiti civilmente e socialmente utili, per impedire che procedano su percorsi illegali. ¨ Fornire i saperi, le abilità e le competenze adeguate per formare cittadini attivi, responsabili e qualificati. ¨ Offrire
spazi di armonica convivenza e fraterna solidarietà, per combattere la
tendenza alla conflittualità, all’aggressione, alla volgarità e contribuire a
facilitare le condizioni di apprendimento. ¨ Trasmettere uno stile di vita rispettoso di sé stessi, del prossimo e dell’ambiente circostante, attraverso comportamenti di partecipazione ed impegno alla salvaguardia del buon vivere civile. Sulla famiglia: sensibilizzare e promuovere il processo di riconoscimento dei diritti dei minori, e il protagonismo genitoriale. Sui volontari del servizio civile: favorire la crescita personale e professionale del volontario, sviluppando la coscienza civica ed i valori della solidarietà. OBIETTIVI SPECIFICI
per il minore · sviluppare le metacompetenze (capacità di autocontrollo, capacità di fronteggiamento, capacità di relazione, di progettazione e autovalutazione delle proprie scelte); · rinforzare le risorse psico-sociali personali,l’autostima, l’autonomia, il senso di responsabilità, la fiducia nell’altro, la motivazione, ecc.; · ridurre i rischi di abbandono scolastico; · sostenere l’apprendimento delle abilità di base; · stimolare un apprendimento attivo, partecipativo e propositivo con il coinvolgimento della famiglia; · migliorare il grado di benessere e di qualità di vita; · facilitare le relazioni interpersonali e intersistemiche (scolastiche, familiari e sociali); · sviluppare il senso di appartenenza alla comunità civile e locale; · prevenire situazione di disagio relazionale; · prevenire il rischio di istituzionalizzazione; · sostenere la crescita della rete sociale innescando circoli virtuosi, relazioni, contatti, all’interno del territorio. per la famiglia: · promuovere il ruolo attivo dei genitori nella scelta, programmazione e partecipazione alle attività scolastiche ed extra scolastiche dei propri figli; · facilitare le relazioni interpersonali e intersistemiche(scolastiche, familiari e sociali). per il volontario: · Acquisire una conoscenza e una comprensione del fenomeno disagio minorile; · Migliorare le proprie capacità relazionali attraverso la comprensione delle dinamiche di gruppo; · Fare un esperienza sul piano umano di arricchimento attraverso la stretta relazione con i ragazzi che fanno un percorso nel centro e con le loro famiglie; · Essere utili nell’opera di reclutamento per allontanare i minori dai pericoli della strada; ·Acquisire maggiori informazione sul tipo di sostanze e consumo tra i minori; ·Migliorare le proprie capacità relazionali il mondo della scuola. Indicatori
qualitativi: Osservazione diretta e costante che gli operatori possono svolgere durante i diversi momenti di vita quotidiana della sede del CIFIR. Questionari di soddisfazione degli interventi previsti dal progetto rivolti ai minori, alle famiglie ed ai volontari. Per valutare l’efficacia dell’intervento saranno presi in considerazione indicatori qualitativi e quantitativi quali: per i minori ·
Numero
dei ragazzi che partecipano ai laboratori
per la famiglia · n° di famiglie coinvolte attivamente nelle azioni di sostegno ai minori · n° di famiglie con un ruolo attivo e propositivo per i volontari · N. di ore di
frequenza effettiva dei volontari ai percorsi formativi a loro rivolti · Valutazione finale
ai test di verica degli apprendimenti previsti nei moduli didattici della
formazione generale ed in quella specifica. · N. di ore di
presenza giornaliera volntari Risultati attesi: - Costituzione di un gruppo di circa 20 minori utenti del servizio; - Realizzazione di laboratori tematici; - Riduzione dell’abbandono scolastico da parte degli utenti in difficoltà; - Sostegno alle famiglie ed ai minori attraverso la costituzione di un centro di aggregazione che allontani i giovani dai pericoli della malavita ed al tempo stesso li integri nella società civile e li prepari al mondo del lavoro. -
Formare e far acquisire ai 30 volontari (di
cui 24 per le 4 sedi CIFIR e 6 per la PARROCCHIA CUORE IMMACOLATO DI MARIA)
la consapevolezza di appartenere alla collettività verso la quale occorre
esprimere e promuovere |
6)
Descrizione del progetto e tipologia
dell’intervento che definisca dal punto di vista sia qualitativo che
quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare
riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile:
8.1 Piani di attuazione previsti per il raggiungimento
degli obiettivi La nostra Istituzione, già
operante nell’ambito delle attività educative da moltissimi anni, intende
attivare laboratori pomeridiani di vario genere, tipo: ·
Affiancamento e
sostegno nello svolgimento dei compiti scolastici; ·
Musica; ·
Informatica; ·
Arte; ·
Lingua straniera
inglese; ·
Attività sportive
(calcetto, pallavolo, minibasket, ….). Il volontario, qualora abbia
le competenze adeguate, aiuterà il personale dell’Ente nell’organizzazione e
nella realizzazione delle attività, per favorire l’instaurarsi di un clima
sereno necessario all’apprendimento. I volontari saranno collocati
nei vari ambiti del progetto, tenendo conto delle competenze e delle
attitudini individuali che emergeranno durante la formazione specifica e
l’espletamento del servizio, allo scopo di assicurare all’utenza un servizio
attento, qualificato e responsabile. Un’esperienza intensa di
contatto con settori sociali di così ampia portata consentirà ai volontari di aumentare le
proprie competenze e di formarsi una sensibilità particolare nei riguardi di
tali problematiche, nonché di aumentare le proprie competenze anche in vista
di un possibile proseguimento in attività professionali inerenti al settore
servizi sociali in ambito educativo-ricreativo. Inoltre, si prefigge come obiettivo il trasferimento ai volontari di competenze attinenti il profilo di “tutor educativo ricreativo” che permetta loro di: - sviluppare la capacità di ascolto attivo ed empatico; - acquisire la capacità di rilevare e decodificare i bisogni e le risorse del minore e della famiglia; - interagire con i servizi territoriali; - sviluppare le capacità relazionali e comunicative acquisite; - saper lavorare per obiettivi; - conoscere le principali normative in materie di servizi sociali per minori; - sviluppare comportamenti di cittadinanza attiva. Pertanto, ai fini dell’attuazione del piano previsto e del raggiungimento degli obiettivi postici, l’Ente si propone di espletare: 1. una dettagliata formazione generale e specifica per i volontari, 2. un’azione di monitoraggio e valutazione interna costante (come descritta al punto 21 del presente documento), 3. un affiancamento agli operatori dell’Ente per tutta la durata delle attività, 4. la gestione di ampi spazi di autonomia nell’organizzazione del lavoro 8.2 Complesso delle attività previste per la
realizzazione dei piani di attuazione. Le attività che seguiranno, dunque, alla formazione dei volontari e che saranno costantemente monitorate, consisteranno in: - Accoglienza dell’utenza. - Sportello di ascolto ed orientamento ai servizi disponibili. - Conoscenza degli utenti, del contesto sociale di appartenenza, delle loro potenzialità e limiti, delle lacune scolastiche accumulate, delle difficoltà e relativi bisogni. -
Creazione di rapporti interpersonali. -
Assistenza –
animazione del tempo libero.
-
Sostegno
individuale ad allievi con difficoltà scolastiche.
- Gestione e cura della biblioteca dell’Ente al fine di facilitarne l’utilizzo da parte dell’utenza. - Affiancamento agli allievi nell’acquisizione di un metodo di studio. -
Attività di integrazione e
supporto alle azioni previste (preparazione di sussidi, di elenchi, di
moduli, fotocopiatura di materiali utili, ecc.).
-
Assistenza
ed animazione durante le attività laboratoriali: musicali, informatiche,
artistiche, di lingua straniera inglese, sportive (calcetto, pallavolo,
minibasket, ….). Le Attività si articoleranno in base al seguente cronogramma indicativo che potrà essere modificato in base alle esigenze del Servizio e del Volontario.
In una descrizione più dettagliata delle singole attività si prevede: 1. per l’ambito dell’ACCOGLIENZA Gli orientamenti metodologici che guideranno gli interventi programmati fanno riferimento all’approccio sistemico/relazionale che vincolerà l’intera équipe a non perdere mai di vista i rapporti contestuali, intra ed intersistemici che rendono specifico e peculiare l’evento subito dal minore accolto. L’approccio comprenderà l’azione di supporto individualizzato al minore, alla famiglia naturale ed un intervento in un’ottica di rete sul territorio volto a promuovere esperienze di integrazione sociale e di costruzione di identità sociale. Saranno identificati obiettivi specifici per ogni soggetto accolto nonché fasi di monitoraggio, verifica e valutazione, peculiari per ogni percorso di affiancamento psicopedagogico previsto. Le fasi metodologiche operative comprendono le seguenti procedure: Preingresso – Ingresso – Osservazione – Coinvolgimento –Orientamento presso nostri o altri servizi territoriali. 2. per le attività LABORATORIALI Finalità. Date le caratteristiche dei soggetti a cui ci rivolgiamo, l’esperienza formativa dei laboratori potrà permettere loro un’espressione più “organizzata” e “libera” nello stesso tempo dell’affettività e della soggettività di ciascuno. I laboratori saranno, così, finalizzati per un verso alla estrinsecazione delle potenzialità psicoattitudinali di ogni individualità coinvolta e per l’altro all’acquisizione di “competenze relazionali” e “comportamenti pro-sociali” fondamentali per un dinamico equilibrio psicoaffettivo. Si tenderà ad una valenza ergoterapica e socializzante/formativa, soprattutto per minori con comportamenti sintomatici di disagio evolutivo. Attuazione. Gli Educatori con i Volontari faciliteranno i processi di socializzazione e promuoveranno percorsi di apprendimento di competenze tecniche, soprattutto con quei laboratori che possono rappresentare opportunità formative propedeutiche all’inserimento in corsi di qualificazione professionale previsti anche all’interno del CIFIR (Centri di Istruzione e Formazione Istituti Rogazionisti). I laboratori saranno attivi tutti i pomeriggi della settimana. All’interno di ognuno, i soggetti coinvolti saranno chiamati a percorsi di corresponsabilità e condivisione degli obiettivi previsti e dei prodotti da realizzare, secondo tempi e modalità operative strutturate e ben codificate. DIFFUSIONE DEI RISULTATI Al fine di rendere pubblici i risultati ottenuti dalla realizzazione del progetto, per un acondivione che veda una partecipazione attiva di giovani impegnati in diversi o su diverse sedi ed in diversi enti , si intende creare opportunità di scambi attraverso: 1.
realizzazione di incontri periodici fra i volontari delle 4 sedi CIFIR , dei
volontari dell’ente accreditato Parrocchia Cuore Immacolato di Maria di Bari e di altri enti accreditati conosciuti con cui si potranno facilmente prendere
contatti; 2.
messa a disposizioni di postazioni telematiche
per la messa in rete della condivisione dell’esperienza avvennuta con le
modalità precedentemente descritte. 8.3 Risorse umane complessive necessarie per
l’espletamento delle attività previste, specificando se volontari o
dipendenti a qualunque titolo dell’ente. Saranno coinvolte le risorse dipendenti dell’Ente: - sia quanti accreditati presso l’Ufficio Nazionale del Servizio Civile Nazionale (progettisti, formatori, esperti di monitoraggio, responsabili amministrativi, responsabili di informatica), - sia le figure di coordinamento, gli educatori, gli esperti in psicologia e pedagogia e i profili vari che il C.I.F.I.R. conta all’interno del suo organico ed intenderà in varia maniera coinvolgere. 8.4 Ruolo ed attività previste per i volontari
nell’ambito del progetto. L’attività specifica ed il
ruolo dei volontari consisterà nel coadiuvare: - durante il periodo estivo,
l’opera di intrattenimento dei minori, con animazioni culturali e ludiche, assicurando una presenza
attiva per il regolare svolgimento delle attività. - nel rimanente periodo, il
lavoro pomeridiano e mattutino degli operatori delle attività
extrascolastiche, che si svolgeranno nei suddetti laboratori. Tuttavia è prevista
un’articolazione flessibile dell’orario ove la programmazione delle attività
lo richieda. Infatti, il gruppo di Volontari del Servizio Civile Nazionale sarà parte integrante, previa informazione e formazione specifica, del gruppo degli educatori e operatori che realizzeranno le attività previste dal progetto. Affiancheranno le figure professionali negli interventi previsti nel piano di attuazione. In particolare saranno autonomamente avviati nel sostegno scolastico e nelle attività di animazione del tempo libero. Si occuperanno, in particolare, dell’affiancamento ed aiuteranno ad acquisire un metodo di studio, incoraggiando i minori a scoprire, a sfruttare le proprie potenzialità e ad acquisire fiducia in sè stessi. Aiuteranno i minori
coinvolti a colmare le lacune accumulate negli anni precedenti e nel tempo
libero proporranno attività sportive e di altro tipo, partecipando
soprattutto ad attività di animazione e ludiche. |
7)
24
Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
così
ripartiti per sede:
N° |
Sede |
Comune |
Indirizzo |
N° volontari per sede |
1 |
C.I.F.I.R. VIL.FAN. |
Bari |
Piazza Giulio Cesare, 13 |
6 |
2 |
C.I.F.I.R. I.A.M. |
Trani |
Via Annibale Maria di
Francia, 133 |
6 |
3 |
C.I.F.I.R. I.A.M. |
Oria |
Via Manzoni, 3 |
6 |
4 |
C.I.F.I.R. Sacro Costato |
Taranto |
Via Anfiteatro, 5 |
6 |
5 |
Parr. Cuore Imm. di maria |
Bari |
Piazza Giulio Cesare, 13 |
6 |
TOTALE VOLONTARI |
30 |
0
8)
Numero posti con vitto e alloggio:
30
9)
Numero posti senza vitto e alloggio:
0
10) Numero
posti con solo vitto:
36
11) Numero
ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
12)
6
Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5,
massimo 6) :
13) Eventuali
particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: Ulteriore obbligo posto ai volontari nel periodo di servizio è la flessibilità oraria con la conseguente disponibilità alla turnazione nella mattina e nel pomeriggio al fine di svolgere la propria attività inerente il progetto in tutte le articolazioni previste nei piani di attuazione. Infine si richiede il rispetto della privacy relativa ai dati degli utenti del Servizio e la partecipazione agli incontri di formazione generale e specifica dei volontari per meglio comprendere lo spirito e le finalità del servizio, dell’Ente e del progetto stesso. |
Eventuali
requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli
richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
I volontari in Servizio civile presso il nostro Ente dovranno essere in possesso di: - patente di guida B - preferibilmente un titolo di studio (diploma o laurea) ad indirizzo umanistico o tecnico conoscenze informatiche. |
14) Eventuali
copromotori e partners del progetto con la specifica del ruolo concreto
rivestito dagli stessi all’interno del progetto:
Copromotori e partner del progetto sono: - Parrocchia Cuore Immacolato di Maria dei Padri Rogazionisti – Bari che in qualità di ente partecipante al progetto congiunto condivide sin dalla fase di progettazione finalita e valori che muovono questa proposta e s’impegna a sviluppare in autonomia ma in costante con questo ente capofila le varie azioni previste, provvedendo alla organizzazione di iniziative comuni al fine di favorire lo scambio e la socializzazione sia dei giovani volontari sia dell’utenza. - Villaggio San Nicola dei Padri Rogazionisti – Bari in qualità di partner che metterà a disposizione spazi e strutture utili per la realizzazione delle attività prevista dal progetto. |
15) Eventuali
crediti formativi riconosciuti:
NESSUNO |
16) Eventuali
tirocini riconosciuti :
NESSUNO |
17) Competenze
e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del
servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
I volontari che espleteranno il servizio civile presso il nostro Ente, acquisiranno “abilità nel fare” e “competenze professionali” perché l’affiancamento nella gestione del progetto permetterà di sviluppare progressivamente sapere, saper fare e saper essere. L’esperienza formativa on the job, oltre al percorso di formazione generale e specifica in aula, favorirà processi di integrazione tra motivazioni, attitudini/inclinazioni, conoscenze, capacità/competenze dei volontari in un lavoro di équipe. I benefici previsti in termini di “crediti formativi” che potranno essere utili per il curriculum vitae dei volontari saranno caratterizzati dal riconoscimento del servizio e della formazione da parte di: - Villaggio del Fanciullo dei Padri Rogazionisti, con attestato riconosciuto dalla Direzione di Bari e dalla Direzione Provinciale Italia Centro Sud dei Padri Rogazionisti di Bari; - lo stesso Ente C.I.F.I.R. Centri di Istruzione e Formazione Istituti Rogazionisti (accreditato per la formazione professionale presso la regione Puglia) che rilascerà specifico attestato. |
18) Sede di realizzazione:
C.I.F.I.R. Centri d’Istruzione e Formazione Istituti Rogazionisti – Bari, Taranto, Oria e Trani (BA) PARROCCHIA CUORE IMMACOLATO DI MARIA - Bari |
19) Modalità
di attuazione:
La formazione generale è effettuata in proprio, presso l’Ente con formatori dell’Ente. Il Formatore ha già una consolidata esperienza nell’ambito della Formazione e avrà seguito il Corso di Formazione per Formatori dei Volontari organizzato dall’UNSC. La formazione generale, quindi, si svolgerà attraverso lezioni frontali e dinamiche non formali, così come indicato al paragrafo 2 delle “Linee guida per la formazione generale dei volontari”. |
20) Tecniche
e metodologie di realizzazione previste:
Gli incontri, pertanto, saranno realizzati attraverso l’utilizzo di metodologie didattiche miste che vanno da lezioni frontali a momenti di partecipazione attiva che vedranno i volontari coinvolti in lavori di gruppo, Role Playing, Studi di Casi. Il Formatore saprà stimolare il confronto e la coesione del gruppo. In particolare:
- la LEZIONE
FRONTALE INTERATTIVA
-
i MOMENTI DI
PARTECIPAZIONE ATTIVA saranno:
1.
il "ROLE-PLAYING"
Fa parte dei "giochi di ruolo" derivanti dallo psicodramma che prevedono l’interpretazione di determinati ruoli da parte dei soggetti in formazione di fronte al resto del gruppo, per cui:
2. lo STUDIO DI CASI prevede, invece, le seguenti fasi:
3. i LAVORI DI GRUPPO rientreranno momenti di condivisione e di elaborazione collettiva. |
21) Contenuti
della formazione:
La Formazione Generale resa ai Volontari si articola in 8 incontri di 4 ore ciascuno e gli ultimi 2 incontri di 5 ore. Di seguito riportiamo i contenuti secondo quanto previsto dall’allegato alle “Linee guida per la formazione generale dei volontari”. I
Moduli formativi sotto riportati saranno tutti trattati dai formatori
accreditati: Andriola Francesco;
Martella
Cesare;
Quintavalle
Daniela;
Di
Tullio Fortunata;
Di
Ciaula Chatiuscia.
1)
L’identità del gruppo in formazione
2) Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica, affinità e differenze tra le due realtà Partendo dalla presentazione della legge n. 64/01, si evidenzieranno i fondamenti istituzionali e culturali del servizio civile nazionale, sottolineando gli elementi di continuità e di discontinuità fra il “vecchio” servizio civile degli obiettori di coscienza e il “nuovo” servizio civile volontario, con ampi riferimenti alla storia del fenomeno dell’obiezione di coscienza in Italia e ai contenuti della legge n. 230/98. 3) Il dovere di difesa della Patria
4) La difesa civile non armata e nonviolenta
5) La protezione civile
6)
La solidarietà e le forme di cittadinanza
7)
Servizio civile nazionale, associazionismo
e volontariato
8)
La normativa vigente e la Carta di impegno
etico Verranno illustrate le norme previste dal legislatore, nonché quelle di applicazione che regolano il sistema del servizio civile nazionale. 9)
Diritti e doveri del volontario del
servizio civile
10)
Presentazione dell’Ente In questo modulo, per fornire ai volontari gli elementi di conoscenza del contesto in cui si troveranno a prestare l’anno di servizio civile, verranno presentate la storia, le caratteristiche specifiche e le modalità organizzative ed operative dell’Ente accreditato. 11) Il lavoro per progetti Questo modulo, collegato al precedente, illustrerà il metodo della progettazione nelle sue articolazioni compresa la fase della valutazione di esito, di efficacia ed efficienza del progetto e la valutazione della crescita umana dei volontari in servizio civile. La scansione temporale sarà la seguente: 1° incontro: 1° modulo 2° incontro: 2° modulo 3° incontro: 3° modulo 4° incontro: 4° modulo 5° incontro: 5° modulo 6° incontro: 6° modulo 7° incontro: 7° modulo 8° incontro: 8° modulo 9° incontro: 9° modulo 10° incontro: 10° e 11° modulo. I moduli saranno affrontati tutti tra il primo ed il sesto mese dall’inizio delle attività, quindi entro la prima metà del percorso, dai formatori accreditati. |
22) Durata:
42 ore |
23) Sede di realizzazione:
C.I.F.I.R. Centri d’Istruzione e Formazione Istituti Rogazionisti – Bari, Taranto, Oria, Trani (BA) PARROCCHIA CUORE IMMACOLATO DI MARIA - Bari |
24) Modalità
di attuazione:
La formazione specifica è effettuata in proprio, presso l’Ente con formatori dell’Ente. Negli incontri in-formativi il formatore si avvarrà di dispense per favorire l’approfondimento personale dei temi previsti. |
25) Nominativo/i
e dati anagrafici del/i formatore/i:
Formatori accreditati e aggiunti in fase di progettazione da impiegare per la formazione specifica sono: - Marinò Paola – nata a Francavilla Fontana (BR) il 22/05/1975 - Marinò Iolanda – nata a Mesagne (BR) il 19/11/1972 - Andriola Francesco – nato a Taranto il 31/03/1951 - Martella Cesare – nato a Napoli il 18/03/1962 - Di Ciaula Chatiuscia – nata a Rivoli (To) |
26) Contenuti
della formazione:
La Formazione Specifica resa ai Volontari si articolerà in 12 incontri di 6 ore ciascuno, per una durata complessiva di 72 ore. Di seguito riportiamo i contenuti suddivisi in moduli abbinati a ciascun incontro al fine di scandire già in fase progettuale lo sviluppo cronologico degli argomenti: 1° incontro: modulo “Presentazione del progetto” con esplicitazione degli obiettivi generali e specifici e descrizione dettagliata dei servizi previsti. 2° incontro: modulo “Il contesto operativo” regionale, comunale e locale. 3° incontro: modulo “Gruppo di lavoro, Lavoro di gruppo”, finalizzato a facilitare l’operare in équipe. 4° incontro: modulo “Problematiche familiari e conseguenze psicologiche e socio-affettive” con cenni di psicologia dell’età evolutiva e particolare attenzione alle difficoltà ed ai bisogni dell’utenza, oltre all’approccio con le famiglie. 5° incontro: modulo “Progettazione di un servizio”, strumenti validi per rispondere alle necessità dell’utenza ed opportune modalità per fornirli e diffonderli. 6°incontro: modulo “Tecniche di animazione sociale”, con approfondimento di modalità pratiche utili all’animazione sociale dei minori. 7° modulo “Approccio psicoanalitico e psicosociale nell’analisi della formazione del gruppo”, per fornire elementi utili ad evidenziare le dinamiche della costituzione di un gruppo di minori. 8° modulo “Competenze comunicative” ed in particolare comunicazione interpersonale verbale, para-verbale e non verbale; problemi nella comunicazione. 9° incontro: modulo “Competenze relazionali”, con particolare riferimento alla gestione delle proprie emozioni e delle interazioni operatore-utente-familiari. 10° incontro: modulo “Gestione del conflitto”, soffermandosi su tecniche di problem solving e sulle adeguate modalità per affrontare i possibili conflitti tra operatori o con l’utenza. 11° incontro: modulo “Negoziazione”, con strategie di corresponsabilità in processi decisionali, di progettazione e mediazione. 12° incontro: modulo “Valutazione”, relativo ai criteri ed ai parametri per una autovalutazione ed una verifica obiettiva comune dei servizi espletati. |
27) Durata:
72 ore |
28) Modalità
di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:
Secondo
quanto previsto nelle “Linee guida per la formazione generale dei volontari”,
il monitoraggio,
diretto a verificare che l’attività di formazione espletata sia conforme a
quanto richiesto dalla normativa e dalle linee guida ed a migliorare la
qualità del sistema della formazione,
avviene attraverso: a)
la
verifica da parte dell’Ufficio nazionale della certificazione della
formazione generale svolta, da trasmettere, entro cinque mesi
dall’inizio del progetto, a cura del legale rappresentante dell’ente o del
responsabile del servizio civile nazionale. Tale certificazione dovrà
contenere, tra l’altro, l’elenco nominativo dei volontari formati e tutti gli
elementi necessari al pagamento del contributo per la formazione; b)
la
predisposizione e tenuta da parte degli enti di registri della formazione,
che dovranno contenere ulteriori elementi sulla formazione svolta, compresa
quella specifica, e che dovranno essere tenuti a disposizione dell’Ufficio
nazionale; c)
la
raccolta e la valutazione, da parte dell’Ufficio nazionale, di informazioni
risultanti dal monitoraggio interno cui gli enti sono tenuti ai sensi
della circolare 8 aprile 2004 e successive modifiche, concernente “Progetti
di servizio civile nazionale e procedure di selezione dei volontari”, e che è
incentrato sull’andamento e la verifica del percorso formativo predisposto,
sulla valutazione periodica dell’apprendimento di nuove conoscenze e
competenze, nonché sulla crescita individuale dei volontari; d)
verifiche sul campo dei corsi di
formazione , da parte dell’Ufficio nazionale che potrà, eventualmente,
delegare tale compito alle Regioni.
Tali verifiche potranno prevedere
la presenza ai corsi organizzati dagli enti di servizio civile di
personale dell’Ufficio nazionale e delle Regioni, o di consulenti
appositamente incaricati. Pertanto, in base a quanto riportato alla lettera c) per la Formazione Specifica e Generale verranno adottate dall’Ente modalità di monitoraggio e verifica dei risultati. Dal momento che ci si attende un impatto positivo che si traduca in un miglioramento del servizio erogato e in una maggior capacità dell’Ente di dare risposta ai bisogni che hanno portato all’ideazione del percorso formativo, per “misurare” i risultati si prevedono rilevazioni ex ante, in itinere ed ex post. Passa attraverso questo processo la valutazione dell’efficienza e dell’efficacia del presente progetto. Il modello di valutazione ideato da somministrare ai Volontari, prevede pertanto: - 1 analisi delle competenze prima dell’intervento - 1 Verifica in itinere - 1 Verifica finale del percorso. Il modello qui proposto prevede, rispetto alle competenze che ci si pone per obiettivo, la strutturazione di un Questionario al fine della valutazione: - Ex ante (somministrazione del Questionario ad inizio attività) - In itinere (somministrazione del Questionario durante il percorso) La Verifica Finale del Percorso è volta, invece, a misurare le competenze maturate ed il grado di soddisfazione del volontario rispetto al percorso seguito. Il Questionario di soddisfazione sarà somministrato, pertanto, al termine del percorso. |