ENTE

 

1)      Ente proponente il progetto:

    

C.I.F.I.R. Centri d’Istruzione e Formazione Istituti Rogazionisti

Sede di coordinamento regionale

P.zza G. Cesare, 13 -  70124 – Bari

Tel.  080/5560535 – Fax 080/5423020

Sito internet: www.cifir.it - E-mail: direzione@cifir.it

 

NZ03467

 

 
Codice di accreditamento:

 

Albo Regionale

 

4^

 
 


2)      Albo e classe di iscrizione:               

    

 

CARATTERISTICHE PROGETTO

 

3)      Titolo del  progetto:

    

PROSEGUENDO L.’ A.CU.M.E.  –Laboratori di Animazione CUlturale per Minori Extra-scolastici

 

4)      Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

    

Educazione e Promozione culturale – Animazione culturale verso minori

Settore E – Area 03

 

Altre Aree.

10 - Attività di tutoraggio scolastico

13 – Attività sportiva

 

5)      Obiettivi del progetto:

    

Il Progetto “PROSEGUENDO L.’ A.CU.M.E.  – Laboratori di Animazione CUlturale per Minori Extra-scolastici”, costituisce il desiderio di dare continuità alle azioni rivolte ai minori attraverso l’esecuzione del progetto L.’A.CU.M.E. , approvato nell’anno 2007.  Pertanto si rafforzano e si arrichiscono le intenzioni presenti nel progetto precedente ed in particolare, si considera:

-          obiettivo principale  la  prevenzione della dispersione scolastica e incidere su di un processo di reintegrazione sociale di minori esclusi da processi di socializzazione;

 -    target di riferimento  un  gruppo di circa 20 minori (di età compresa tra i 10 e i 16 anni) e le loro famiglie, residenti sul territorio in cui opera ciascuna sede del CIFIR, già fruitori del servizio di volontariato nell’anno precedente o comunque rientranti nella fascia di età indicata  e  che, segnalati dalle varie istituzioni locali (scuole, consultori familiari, parrocchie, centro per la famiglia, ecc.), manifestano l’esigenza di usufruire delle attività previste nel presente progetto.

OBIETTIVI GENERALI

Sul minore: sensibilizzare immagini diverse da quelle solite, dando concretamente ai minori, nel rispetto della loro personalità e scelte, informazioni, ruoli, competenze, responsabilità, autonomia;

¨        Compiere opera di prevenzione, preparando adeguatamente le nuove generazioni a compiti civilmente e socialmente utili, per impedire che procedano su percorsi illegali.

¨       Fornire i saperi, le abilità e le competenze adeguate per formare cittadini attivi, responsabili e qualificati.

¨       Offrire spazi di armonica convivenza e fraterna solidarietà, per combattere la tendenza alla conflittualità, all’aggressione, alla volgarità e contribuire a facilitare le condizioni di apprendimento.

¨       Trasmettere uno stile di vita rispettoso di sé stessi, del prossimo e dell’ambiente circostante, attraverso comportamenti di partecipazione ed impegno alla salvaguardia del buon vivere civile.

Sulla famiglia: sensibilizzare e promuovere il processo di riconoscimento dei diritti dei minori, e il protagonismo genitoriale.

Sui volontari del servizio civile: favorire la crescita personale e professionale del volontario, sviluppando la coscienza civica  ed i valori della solidarietà.

OBIETTIVI SPECIFICI

  1. Favorire la promozione integrale dei minori, con attività appetibili (sportive, artistiche, di tutoraggio scolastico, artigianali, manipolative, informatiche, ecc…) ma anche atte ad aiutarli a tracciare un concreto, onesto e consapevole progetto di vita;
  2. Creare occasioni di incontro e di crescita umana, civile e spirituale, sottraendo i minori alla strada e formando sani centri di aggregazione basati su principi morali e finalizzati all’integrazione degli utenti nel gruppo dei pari;
  3. Contribuire alla scoperta, al sano sviluppo, nonché al consolidamento ed alla valorizzazione dei “talenti” individuali, facendo crescere la fiducia in sé stessi e l’interesse per le discipline e prevenendo il precoce abbandono scolastico e l’evasione;
  4. Agire in vista di una riduzione delle ripetenze e del superamento della demotivazione verso lo studio;
  5. Affiancare i ragazzi nell’apprendimento e nell’acquisizione di un metodo di studio che li aiuti ad affrontare discipline curriculari più difficili.
  6. intervenire sul sistema famiglia e sul sistema istruzione
  7. accrescere il livello culturale e professionale dei volontari affinche possano diventare a loro volta educatori di sani principi.

 

per il minore

·      sviluppare le metacompetenze (capacità di autocontrollo, capacità di fronteggiamento, capacità di relazione, di progettazione e autovalutazione delle proprie scelte);

·      rinforzare le risorse psico-sociali personali,l’autostima, l’autonomia, il  senso di responsabilità,  la fiducia nell’altro, la motivazione, ecc.;

·      ridurre i rischi di abbandono scolastico;

·      sostenere l’apprendimento delle abilità di base;

·      stimolare un apprendimento attivo, partecipativo e propositivo con il coinvolgimento della famiglia;

·      migliorare il grado di benessere e di qualità di vita;

·      facilitare le relazioni interpersonali e intersistemiche (scolastiche, familiari e sociali);

·      sviluppare il senso di appartenenza alla comunità civile e locale; 

·      prevenire situazione di disagio relazionale;

·      prevenire il rischio di istituzionalizzazione;

·      sostenere la crescita della rete sociale  innescando circoli virtuosi,  relazioni, contatti, all’interno del territorio.

 

per la famiglia:

·      promuovere il ruolo attivo dei genitori nella scelta, programmazione e partecipazione alle attività scolastiche ed  extra scolastiche dei propri figli;

·      facilitare le relazioni interpersonali e intersistemiche(scolastiche, familiari e sociali).

 

per il volontario:

·      Acquisire una conoscenza e una comprensione del fenomeno disagio minorile;

·      Migliorare le proprie capacità relazionali attraverso la comprensione delle          dinamiche di gruppo;

·      Fare un esperienza sul piano umano di arricchimento attraverso la stretta relazione con i ragazzi che fanno un percorso nel centro e con le loro famiglie;

·      Essere utili nell’opera di reclutamento per allontanare i minori dai pericoli della strada;

·Acquisire maggiori informazione sul tipo di sostanze e consumo tra i minori;

·Migliorare le proprie capacità relazionali il mondo della scuola.

 

 Indicatori qualitativi:

Osservazione diretta e costante che gli operatori possono svolgere durante i diversi momenti di vita quotidiana della sede del  CIFIR. Questionari di soddisfazione degli interventi previsti dal progetto rivolti ai minori, alle famiglie ed ai volontari.

Per valutare l’efficacia dell’intervento saranno presi in considerazione indicatori qualitativi  e quantitativi quali:

  per i minori

·         Numero dei ragazzi che partecipano ai laboratori

  • Numero dei ragazzi che usufruiscono del sostegno scolastico
  • bilancio competenze in ingresso
  • bilancio competenze in uscita

 

per la famiglia

·   n° di famiglie coinvolte   attivamente nelle azioni di sostegno ai minori

·   n° di famiglie con un ruolo attivo e propositivo

 

per i volontari

·   N. di ore di frequenza effettiva dei volontari ai percorsi formativi a loro rivolti

·   Valutazione finale ai test di verica degli apprendimenti previsti nei moduli didattici della formazione generale ed in quella specifica.

·   N. di ore di presenza giornaliera volntari

 

Risultati attesi:

-          Costituzione di un gruppo di circa 20 minori utenti del servizio;

-          Realizzazione di laboratori tematici;

-          Riduzione dell’abbandono scolastico da parte degli utenti in difficoltà;

-          Sostegno alle famiglie ed ai minori attraverso la costituzione di un centro di aggregazione che allontani i giovani dai pericoli della malavita ed al tempo stesso li integri nella società civile e li prepari al mondo del lavoro.

-          Formare e far acquisire ai 30 volontari (di cui 24 per le 4 sedi CIFIR e 6 per la PARROCCHIA CUORE IMMACOLATO DI MARIA) la consapevolezza di appartenere alla collettività verso la quale occorre esprimere e promuovere

 

6)      Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile:

    

8.1 Piani di attuazione previsti per il raggiungimento degli obiettivi

La nostra Istituzione, già operante nell’ambito delle attività educative da moltissimi anni, intende attivare laboratori pomeridiani di vario genere, tipo:

·         Affiancamento e sostegno nello svolgimento dei compiti scolastici;

·         Musica;

·         Informatica;

·         Arte;

·         Lingua straniera inglese;

·         Attività sportive (calcetto, pallavolo, minibasket, ….).

 

Il volontario, qualora abbia le competenze adeguate, aiuterà il personale dell’Ente nell’organizzazione e nella realizzazione delle attività, per favorire l’instaurarsi di un clima sereno necessario all’apprendimento.

I volontari saranno collocati nei vari ambiti del progetto, tenendo conto delle competenze e delle attitudini individuali che emergeranno durante la formazione specifica e l’espletamento del servizio, allo scopo di assicurare all’utenza un servizio attento, qualificato e responsabile.

Un’esperienza intensa di contatto con settori sociali di così ampia portata  consentirà ai volontari di aumentare le proprie competenze e di formarsi una sensibilità particolare nei riguardi di tali problematiche, nonché di aumentare le proprie competenze anche in vista di un possibile proseguimento in attività professionali inerenti al settore servizi sociali in ambito educativo-ricreativo.

Inoltre, si prefigge come obiettivo il  trasferimento  ai volontari di competenze attinenti il profilo di “tutor educativo ricreativo” che permetta loro di:

-          sviluppare la capacità di ascolto attivo ed  empatico;

-          acquisire la capacità di rilevare e decodificare i bisogni e le risorse del minore e della famiglia;

-          interagire con i servizi territoriali;

-          sviluppare le capacità relazionali e comunicative acquisite;

-          saper lavorare per obiettivi;

-          conoscere le principali normative in materie di servizi sociali per minori;

-          sviluppare comportamenti di cittadinanza attiva.

 

Pertanto, ai fini dell’attuazione del piano previsto e del raggiungimento degli obiettivi postici, l’Ente si propone di espletare:

1.      una dettagliata formazione generale e specifica per i volontari,

2.      un’azione di monitoraggio e valutazione interna costante (come descritta al punto 21 del presente documento),

3.      un affiancamento agli operatori dell’Ente per tutta la durata delle attività,

4.      la gestione di ampi spazi di autonomia nell’organizzazione  del lavoro

 

8.2 Complesso delle attività previste per la realizzazione dei piani di attuazione.

Le attività che seguiranno, dunque, alla formazione dei volontari e che saranno costantemente monitorate, consisteranno in:

-          Accoglienza dell’utenza.

-          Sportello di ascolto ed orientamento ai servizi disponibili.

-          Conoscenza degli utenti, del contesto sociale di appartenenza, delle loro potenzialità e limiti, delle lacune scolastiche accumulate, delle difficoltà e relativi bisogni.

-          Creazione di rapporti interpersonali.

-          Assistenza – animazione del tempo libero.

-          Sostegno individuale ad allievi con difficoltà scolastiche.

-          Gestione e cura della biblioteca dell’Ente al fine di facilitarne l’utilizzo da parte dell’utenza.

-          Affiancamento agli allievi nell’acquisizione di un metodo di studio.

-          Attività di integrazione e supporto alle azioni previste (preparazione di sussidi, di elenchi, di moduli, fotocopiatura di materiali utili, ecc.).

-          Assistenza ed animazione durante le attività laboratoriali: musicali, informatiche, artistiche, di lingua straniera inglese, sportive (calcetto, pallavolo, minibasket, ….).

 

Le Attività si articoleranno in base al seguente cronogramma indicativo che potrà essere modificato in base alle esigenze del Servizio e del Volontario.

ATTIVITA'

MESE

2° MESE

MESE

MESE

MESE

MESE

MESE

MESE

MESE

10°

MESE

11°

MESE

12°

MESE

Formazione Generale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Formazione Specifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Inserimento ed Affiancam.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Attività Potenziamento Servizi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Monitoraggio e Valutazione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In una descrizione più dettagliata delle singole attività si prevede:

1.             per l’ambito dell’ACCOGLIENZA

Gli orientamenti metodologici che guideranno gli interventi programmati fanno riferimento all’approccio sistemico/relazionale che vincolerà l’intera équipe a non perdere mai di vista i rapporti contestuali, intra ed intersistemici che rendono specifico e peculiare l’evento subito dal minore accolto.

L’approccio comprenderà l’azione di supporto individualizzato al minore, alla famiglia naturale ed un intervento in un’ottica di rete sul territorio volto a promuovere esperienze di integrazione sociale e di costruzione di identità sociale. Saranno identificati obiettivi specifici per ogni soggetto accolto nonché fasi di monitoraggio, verifica e valutazione, peculiari per ogni percorso di affiancamento psicopedagogico previsto.

Le fasi metodologiche operative comprendono le seguenti procedure: Preingresso – Ingresso – Osservazione – Coinvolgimento –Orientamento presso nostri o altri servizi territoriali.

2.       per le attività LABORATORIALI

Finalità.

Date le caratteristiche dei soggetti a cui ci rivolgiamo, l’esperienza formativa dei laboratori potrà permettere loro un’espressione più “organizzata” e “libera” nello stesso tempo dell’affettività e della soggettività di ciascuno. I laboratori saranno, così, finalizzati per un verso alla estrinsecazione delle potenzialità psicoattitudinali di ogni individualità coinvolta e per l’altro all’acquisizione di “competenze relazionali” e “comportamenti pro-sociali” fondamentali per un dinamico equilibrio psicoaffettivo.

Si tenderà ad una valenza ergoterapica e socializzante/formativa, soprattutto per minori  con comportamenti sintomatici di disagio evolutivo.

Attuazione.

Gli Educatori con i Volontari faciliteranno i processi di socializzazione e promuoveranno percorsi di apprendimento di competenze tecniche, soprattutto con quei laboratori che possono rappresentare opportunità formative propedeutiche all’inserimento in corsi di qualificazione professionale previsti anche all’interno del CIFIR (Centri di Istruzione e Formazione Istituti Rogazionisti).

I laboratori saranno attivi tutti i pomeriggi della settimana. All’interno di ognuno, i soggetti coinvolti saranno chiamati a percorsi di corresponsabilità e condivisione degli obiettivi previsti e dei prodotti da realizzare, secondo tempi e modalità operative strutturate e ben codificate.

DIFFUSIONE DEI RISULTATI

 

Al fine di rendere pubblici i risultati ottenuti dalla realizzazione del progetto, per un acondivione che veda una partecipazione attiva di giovani impegnati in diversi o su diverse sedi ed in diversi enti ,  si intende creare opportunità di scambi attraverso:

1.      realizzazione di incontri periodici  fra i volontari delle 4 sedi CIFIR , dei volontari dell’ente accreditato Parrocchia Cuore Immacolato di  Maria di Bari e di altri  enti accreditati conosciuti  con cui si potranno facilmente prendere contatti;

2.      messa a disposizioni di postazioni telematiche per la messa in rete della condivisione dell’esperienza avvennuta con le modalità precedentemente descritte.

 

8.3 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell’ente.

Saranno coinvolte le risorse dipendenti dell’Ente:

-          sia quanti accreditati presso l’Ufficio Nazionale del Servizio Civile Nazionale (progettisti, formatori, esperti di monitoraggio, responsabili amministrativi, responsabili di informatica),

-          sia le figure di coordinamento, gli educatori, gli esperti in psicologia e pedagogia e i profili vari che il C.I.F.I.R. conta all’interno del suo organico ed intenderà in varia maniera coinvolgere.

 

8.4 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto.

L’attività specifica ed il ruolo dei volontari consisterà nel coadiuvare:

- durante il periodo estivo, l’opera di intrattenimento dei minori, con animazioni culturali e ludiche, assicurando una presenza attiva per il regolare svolgimento delle attività.

- nel rimanente periodo, il lavoro pomeridiano e mattutino degli operatori delle attività extrascolastiche, che si svolgeranno nei suddetti laboratori.

Tuttavia è prevista un’articolazione flessibile dell’orario ove la programmazione delle attività lo richieda.

Infatti, il gruppo di Volontari del Servizio Civile Nazionale sarà parte integrante, previa informazione e formazione specifica, del gruppo degli educatori e operatori che realizzeranno le attività previste dal progetto. Affiancheranno le figure professionali negli interventi previsti nel piano di attuazione. In particolare saranno autonomamente avviati nel sostegno scolastico e nelle attività di animazione del tempo libero.

Si occuperanno,  in  particolare,  dell’affiancamento  ed aiuteranno ad acquisire un metodo di studio, incoraggiando i minori a scoprire, a sfruttare le proprie potenzialità e ad acquisire fiducia in sè stessi.

Aiuteranno i minori coinvolti a colmare le lacune accumulate negli anni precedenti e nel tempo libero proporranno attività sportive e di altro tipo, partecipando soprattutto ad attività di animazione e ludiche.

 

7)     

24

 
Numero dei volontari da impiegare nel progetto:

 

così ripartiti per sede:

 

Sede

Comune

Indirizzo

N° volontari per sede

1

C.I.F.I.R. VIL.FAN.

Bari

Piazza Giulio Cesare, 13

6

2

C.I.F.I.R. I.A.M.

Trani

Via Annibale Maria di Francia, 133

6

3

C.I.F.I.R. I.A.M.

Oria

Via Manzoni, 3

6

4

C.I.F.I.R. Sacro Costato

Taranto

Via Anfiteatro, 5

6

5

Parr. Cuore Imm. di  maria

Bari

Piazza Giulio Cesare, 13

6

TOTALE VOLONTARI

30

0

 

8)      Numero posti con vitto e alloggio:

30

 
 


9)      Numero posti senza vitto e alloggio:

0

 
 


10)  Numero posti con solo vitto:

36

 
 


11)  Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:

12) 

6

 
Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :

 

 

 

13)  Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

 

Ulteriore obbligo posto ai volontari nel periodo di servizio è la flessibilità oraria con la conseguente disponibilità alla turnazione nella mattina e nel pomeriggio al fine di svolgere la propria attività inerente il progetto in tutte le articolazioni previste nei piani di attuazione.

Infine si richiede il rispetto della privacy relativa ai dati degli utenti del Servizio e la partecipazione agli incontri di formazione generale e specifica dei volontari per meglio comprendere lo spirito e le finalità del servizio, dell’Ente e del progetto stesso.

 

 

 

Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

    

I volontari in Servizio civile presso il nostro Ente dovranno essere in possesso di:

- patente di guida B

- preferibilmente un titolo di studio (diploma o laurea) ad indirizzo umanistico o tecnico

 conoscenze informatiche.

 

 

 

 

 

 

14)  Eventuali copromotori e partners del progetto con la specifica del ruolo concreto rivestito dagli stessi all’interno del progetto:

    

Copromotori e partner del progetto sono:

-          Parrocchia Cuore Immacolato di Maria dei Padri Rogazionisti  Bari che in qualità di ente partecipante al progetto congiunto condivide sin dalla fase di progettazione finalita e valori che muovono questa proposta e s’impegna a sviluppare in autonomia ma in costante con questo ente capofila le varie azioni previste, provvedendo alla organizzazione di iniziative comuni al fine di favorire lo scambio e la socializzazione sia dei giovani volontari sia dell’utenza.

-          Villaggio San Nicola dei Padri Rogazionisti – Bari in qualità di partner che metterà a disposizione spazi e strutture utili per la realizzazione delle attività prevista dal progetto.

 

 

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

 

15)  Eventuali crediti formativi riconosciuti:

    

NESSUNO

 

16)  Eventuali tirocini riconosciuti :

    

NESSUNO

 

17)  Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:

    

I volontari che espleteranno il servizio civile presso il nostro Ente, acquisiranno “abilità nel fare” e “competenze professionali” perché l’affiancamento nella gestione del progetto permetterà di sviluppare progressivamente sapere, saper fare e saper essere. L’esperienza formativa on the job, oltre al percorso di formazione generale e specifica in aula, favorirà processi di integrazione tra motivazioni, attitudini/inclinazioni, conoscenze, capacità/competenze dei volontari in un lavoro di équipe. I benefici previsti in termini di “crediti formativi” che potranno essere utili per il curriculum vitae dei volontari saranno caratterizzati dal riconoscimento del servizio e della formazione da parte di:

- Villaggio del Fanciullo dei Padri Rogazionisti, con attestato riconosciuto dalla Direzione di Bari e dalla Direzione Provinciale Italia Centro Sud dei Padri Rogazionisti di Bari;

-  lo stesso Ente C.I.F.I.R. Centri di Istruzione e Formazione Istituti Rogazionisti (accreditato per la formazione professionale presso la regione Puglia) che rilascerà specifico attestato.

 

Formazione generale dei volontari

 

18)   Sede di realizzazione:

    

C.I.F.I.R. Centri d’Istruzione e Formazione Istituti Rogazionisti – Bari, Taranto, Oria e Trani (BA)

PARROCCHIA CUORE IMMACOLATO DI MARIA - Bari

 

19)  Modalità di attuazione:

    

La formazione generale è effettuata in proprio, presso l’Ente con formatori dell’Ente. Il Formatore ha già una consolidata esperienza nell’ambito della Formazione e avrà seguito il Corso di Formazione per Formatori dei Volontari organizzato dall’UNSC.

La formazione generale, quindi, si svolgerà attraverso lezioni frontali e dinamiche non formali, così come indicato al paragrafo 2 delle “Linee guida per la formazione generale dei volontari”.

 

20)  Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

    

Gli incontri, pertanto, saranno realizzati attraverso l’utilizzo di metodologie didattiche miste che vanno da lezioni frontali a momenti di partecipazione attiva che vedranno i volontari coinvolti in lavori di gruppo, Role Playing, Studi di Casi.

Il Formatore saprà stimolare il confronto e la coesione del gruppo.

In particolare:

 

- la LEZIONE FRONTALE INTERATTIVA

  • considererà il livello di attenzione e motivazione degli studenti
  • formulerà frequentemente domande di controllo dell'apprendimento
  • si avvarrà della competenze comunicativa dell'insegnante
  • utilizzerà strumenti audiovisivi
  • eviterà il rischio del monologo

-                       i MOMENTI DI PARTECIPAZIONE ATTIVA saranno:

1.      il "ROLE-PLAYING"

Fa parte dei "giochi di ruolo" derivanti dallo psicodramma che prevedono l’interpretazione di determinati ruoli da parte dei soggetti in formazione di fronte al resto del gruppo, per cui:

  • la scena coinvolgerà tutti i partecipanti (per esempio un caso da rappresentare e non da discutere)
  • si sceglieranno le persone adatte per ciascun ruolo
  • la scena cercherà di essere realistica
  • si stimolerà il gruppo ad osservare e commentare la rappresentazione.

2.    lo STUDIO DI CASI  prevede, invece, le seguenti fasi:

  1. Presentazione allo studente di un caso o situazione problematica accaduta in un ambiente di lavoro reale, comprensiva di tutti i dati necessari.
  2. Analisi delle situazioni da parte degli studenti, eventualmente in gruppi.
  3. Valutazione delle possibili soluzioni (guidati dal formatore).
  4. Decisione e scelta della soluzione ottimale.

3.        i LAVORI DI GRUPPO rientreranno momenti di condivisione e di elaborazione collettiva.

 

 

21)  Contenuti della formazione: 

    

La Formazione Generale resa ai Volontari si articola in 8 incontri di 4 ore ciascuno e gli ultimi 2 incontri di 5 ore. Di seguito riportiamo i contenuti secondo quanto previsto dall’allegato alle “Linee guida per la formazione  generale dei volontari”.

 

I Moduli formativi sotto riportati saranno tutti trattati dai formatori accreditati: Andriola Francesco;

Martella Cesare;

Quintavalle Daniela;

Di Tullio Fortunata;

Di Ciaula Chatiuscia.

 

1)                  L’identità del gruppo in formazione


Si tratta di un modulo/laboratorio nel quale il formatore, utilizzando tecniche formative appropriate, lavorerà alla definizione di un’identità di gruppo dei volontari in servizio civile che esprimeranno le loro idee sul servizio civile, le proprie aspettative, le motivazioni e gli obiettivi individuali. Il formatore, partendo dai concetti di “patria”, “difesa senza armi”, “difesa nonviolenta”, ecc., avrà come obiettivo non la condivisione e/o accettazione del significato che le istituzioni attribuiscono a tali parole, bensì quello di creare nel volontario la consapevolezza che questo è il contesto che legittima lo Stato a sviluppare l’esperienza di servizio civile.  Questo modulo, dato il suo contenuto, sarà propedeutico a tutti gli altri moduli.

2)                  Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica, affinità e differenze tra le due realtà

 

Partendo dalla presentazione della legge n. 64/01, si evidenzieranno i fondamenti istituzionali e culturali del servizio civile nazionale, sottolineando gli elementi di continuità e di discontinuità fra il “vecchio” servizio civile degli obiettori di coscienza e il “nuovo” servizio civile volontario, con ampi riferimenti alla storia del fenomeno dell’obiezione di coscienza in Italia e ai contenuti della legge n. 230/98.

 

3)                  Il dovere di difesa della Patria


A partire dal dettato costituzionale, se ne approfondirà  la sua attualizzazione anche alla luce della recente normativa e della giurisprudenza costituzionale. In particolare, si illustreranno i contenuti  delle sentenze della Corte Costituzionale nn.164/85, 228/04, 229/04 e 431/05, in cui si dà contenuto al concetto di difesa civile o difesa non armata. Possono inoltre essere qui inserite tematiche concernenti la pace e diritti umani alla luce della Costituzione italiana, della Carta Europea e degli ordinamenti delle Nazioni Unite.

 

4)                  La difesa civile non armata e nonviolenta


Questo modulo, nei contenuti, è strettamente collegato ai moduli di cui ai punti 2) e 3). Muovendo da alcuni cenni storici di difesa popolare nonviolenta, si presenteranno le forme attuali di realizzazione della difesa alternativa sul piano istituzionale, di movimento e della società civile. Nell’ambito di riferimenti al diritto internazionale si possono inoltre approfondire le tematiche relative alla “gestione e trasformazione nonviolenta dei conflitti”, alla ”prevenzione della guerra” e alle “operazioni di polizia internazionale”, nonché  ai concetti di “peacekeeping”, “peace-enforcing” e “peacebuilding”.

5)                  La protezione civile


In questo modulo verranno forniti elementi di protezione civile intesa come collegamento tra difesa della Patria e difesa dell’ambiente, del territorio e delle popolazioni. Si evidenzieranno le problematiche legate alla previsione e alla prevenzione dei rischi, nonché quelle relative agli interventi di soccorso.

6)                  La solidarietà e le forme di cittadinanza


In questo modulo si partirà dal principio costituzionale di solidarietà sociale e dai principi di libertà ed eguaglianza per affrontare il tema delle limitazioni alla loro concretizzazione. In tale ambito saranno possibili riferimenti alle povertà economiche e all’esclusione sociale, al problema della povertà e del sottosviluppo a livello mondiale, alla lotta alla povertà nelle scelte politiche italiane e negli orientamenti dell’Unione Europea, al contributo degli Organismi non Governativi. Verrà inoltre presentato il concetto di cittadinanza e di promozione sociale, come modo di strutturare, codificando diritti e doveri, l’appartenenza ad una collettività che abita e interagisce su un determinato territorio; si insisterà sul concetto di cittadinanza attiva, per dare ai volontari il senso del servizio civile come anno di impegno, di condivisione e di solidarietà. Si evidenzierà il ruolo dello Stato e della società nell’ambito della promozione umana e della difesa dei diritti delle persone ed il rapporto tra le istituzioni e le organizzazioni della società civile. Inoltre, partendo dal principio di sussidarietà, si potranno inserite tematiche concernenti le competenze dello Stato, delle Regioni, delle Province e dei Comuni nei vari ambiti in cui opera il servizio civile, con riferimenti al Terzo Settore nell’ambito del welfare.Sarà infine importante assicurare una visione ampia di queste tematiche, nel senso di evidenziare sempre le dinamiche internazionali legate alla globalizzazione che investono anche le questioni nazionali e territoriali e di offrire un approccio multiculturale nell’affrontarle.

7)                  Servizio civile nazionale, associazionismo e volontariato


In questo modulo verranno evidenziate le affinità e le differenze tra le varie figure che operano sul territorio.  Sarà chiarito il significato di “servizio” e di “civile”.

8)                  La normativa vigente e la Carta di impegno etico

 

Verranno illustrate le norme previste dal legislatore, nonché quelle di   applicazione che regolano il sistema del servizio civile nazionale.

9)                  Diritti e doveri del volontario del servizio civile


In tale modulo, strettamente collegato al precedente, occorrerà mettere in evidenza il ruolo e la funzione del volontario e illustrare la circolare sulla gestione, concernente la disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale.

10)               Presentazione dell’Ente

 

In questo modulo, per fornire ai volontari gli elementi di conoscenza del contesto in cui si troveranno a prestare l’anno di servizio civile, verranno presentate la storia, le caratteristiche specifiche e le modalità organizzative ed operative dell’Ente accreditato.

11)               Il lavoro per progetti

Questo modulo, collegato al precedente, illustrerà il metodo della progettazione nelle sue articolazioni compresa la fase della valutazione di esito, di efficacia ed efficienza del progetto e la valutazione della crescita umana dei volontari in servizio civile.

La scansione temporale sarà la seguente:

1° incontro: 1° modulo

2° incontro: 2° modulo

3° incontro: 3° modulo

4° incontro: 4° modulo

5° incontro: 5° modulo

6° incontro: 6° modulo

7° incontro: 7° modulo

8° incontro: 8° modulo

9° incontro: 9° modulo

10° incontro: 10° e 11° modulo.

I moduli saranno affrontati tutti tra il primo ed il sesto mese dall’inizio delle attività, quindi entro la prima metà del percorso, dai formatori accreditati.

 

22)  Durata: 

    

42 ore

 

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari

 

23)   Sede di realizzazione:

    

C.I.F.I.R. Centri d’Istruzione e Formazione Istituti Rogazionisti – Bari, Taranto, Oria, Trani (BA)

PARROCCHIA CUORE IMMACOLATO DI MARIA - Bari

 

24)  Modalità di attuazione:

    

La formazione specifica è effettuata in proprio, presso l’Ente con formatori dell’Ente. Negli incontri in-formativi il formatore si avvarrà di dispense per favorire l’approfondimento personale dei temi previsti.

 

25)  Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:

    

Formatori accreditati e aggiunti in fase di progettazione da impiegare per la formazione specifica sono:

-          Marinò Paola – nata a Francavilla Fontana (BR) il 22/05/1975

-          Marinò Iolanda – nata a Mesagne (BR) il 19/11/1972

-          Andriola Francesco – nato a Taranto il 31/03/1951

-          Martella Cesare – nato a Napoli il 18/03/1962

-          Di Ciaula Chatiuscia – nata a Rivoli (To)

 

 

26)  Contenuti della formazione: 

    

La Formazione Specifica resa ai Volontari si articolerà in 12 incontri di 6 ore ciascuno, per una durata complessiva di 72 ore. Di seguito riportiamo i contenuti suddivisi in moduli abbinati a ciascun incontro al fine di scandire già in fase progettuale lo sviluppo cronologico degli argomenti:

1° incontro: modulo “Presentazione del progetto” con esplicitazione degli obiettivi generali e specifici e descrizione dettagliata dei servizi previsti.

2° incontro: modulo “Il contesto operativo” regionale, comunale e locale.

3° incontro: modulo  “Gruppo di lavoro, Lavoro di gruppo”, finalizzato a facilitare l’operare in équipe.

4° incontro: modulo “Problematiche familiari e conseguenze psicologiche e socio-affettive” con cenni di psicologia dell’età evolutiva e particolare attenzione alle difficoltà ed ai  bisogni dell’utenza, oltre all’approccio con le famiglie.

5° incontro: modulo “Progettazione di un servizio”, strumenti validi per rispondere alle necessità dell’utenza ed opportune modalità per fornirli e diffonderli.

6°incontro: modulo “Tecniche di animazione sociale”, con approfondimento di modalità pratiche utili all’animazione sociale dei minori.

7° modulo “Approccio psicoanalitico e psicosociale nell’analisi della formazione del gruppo”, per fornire elementi utili ad evidenziare le dinamiche della costituzione di un gruppo di minori.

8° modulo “Competenze comunicative” ed in particolare comunicazione interpersonale verbale, para-verbale e non verbale; problemi nella comunicazione.

9° incontro: modulo “Competenze relazionali”, con particolare riferimento alla gestione delle proprie emozioni e delle interazioni operatore-utente-familiari.

10° incontro: modulo “Gestione del conflitto”, soffermandosi su tecniche di problem solving e sulle adeguate modalità per affrontare i possibili conflitti tra operatori o con l’utenza.

11° incontro: modulo “Negoziazione”, con strategie di corresponsabilità in processi decisionali, di progettazione e mediazione.

12° incontro: modulo “Valutazione”, relativo ai criteri ed ai parametri per una autovalutazione ed una verifica obiettiva comune dei servizi espletati.

 

27)  Durata: 

    

72 ore

Altri elementi della formazione

28)  Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:

    

Secondo quanto previsto nelle “Linee guida per la formazione generale dei volontari”, il monitoraggio, diretto a verificare che l’attività di formazione espletata sia conforme a quanto richiesto dalla normativa e dalle linee guida ed a migliorare la qualità del sistema   della formazione, avviene attraverso:

 

a)          la verifica da parte dell’Ufficio nazionale della certificazione della formazione generale  svolta,   da trasmettere, entro cinque mesi dall’inizio del progetto, a cura del legale rappresentante dell’ente o del responsabile del servizio civile nazionale. Tale certificazione dovrà contenere, tra l’altro, l’elenco nominativo dei volontari formati e tutti gli elementi necessari al pagamento del contributo per la formazione;

b)          la predisposizione e tenuta da parte degli enti di registri della formazione, che dovranno contenere ulteriori elementi sulla formazione svolta, compresa quella specifica, e che dovranno essere tenuti a disposizione dell’Ufficio nazionale;

c)           la raccolta e la valutazione, da parte dell’Ufficio nazionale, di informazioni risultanti dal monitoraggio interno cui gli enti sono tenuti ai sensi della circolare 8 aprile 2004 e successive modifiche, concernente “Progetti di servizio civile nazionale e procedure di selezione dei volontari”, e che è incentrato sull’andamento e la verifica del percorso formativo predisposto, sulla valutazione periodica dell’apprendimento di nuove conoscenze e competenze, nonché sulla crescita individuale dei volontari;

d)           verifiche sul campo dei corsi di formazione , da parte dell’Ufficio nazionale che potrà, eventualmente, delegare tale compito alle Regioni.  Tali verifiche potranno prevedere  la presenza ai corsi organizzati dagli enti di servizio civile di personale dell’Ufficio nazionale e delle Regioni, o di consulenti appositamente incaricati.

 

Pertanto, in base a quanto riportato alla lettera c) per la Formazione Specifica e Generale verranno adottate dall’Ente modalità di monitoraggio e verifica dei risultati.

Dal momento che ci si attende un impatto positivo che si traduca in un miglioramento del servizio erogato e in una maggior capacità dell’Ente di dare risposta ai bisogni che hanno portato all’ideazione del percorso formativo, per “misurare” i risultati si prevedono rilevazioni ex ante, in itinere ed ex post.

Passa attraverso questo processo la valutazione dell’efficienza e dell’efficacia del presente progetto.

Il modello di valutazione ideato da somministrare ai Volontari, prevede pertanto:

- 1 analisi delle competenze prima dell’intervento

- 1 Verifica in itinere

- 1 Verifica finale del percorso.

Il modello qui proposto prevede, rispetto alle competenze che ci si pone per obiettivo, la strutturazione di un Questionario al fine della valutazione:

- Ex ante (somministrazione del Questionario ad inizio attività)

- In itinere (somministrazione del Questionario durante il percorso)

La Verifica Finale del Percorso è volta, invece, a misurare le competenze maturate ed il grado di soddisfazione del volontario rispetto al percorso seguito.

Il Questionario di soddisfazione sarà somministrato, pertanto, al termine del percorso.